Assobalneari chiede un incontro con Sergio Mattarella per chiarire anche alcuni passaggi sulle concessioni balneari.
Un portavoce di Bruxelles comunica che, a seguito della conversione in legge del decreto Milleproroghe che vorrebbe un’ulteriore proroga in tema di concessioni balneari, la Commissione europea si occuperà di valutare il contenuto e gli effetti del provvedimento (non ancora notificato), “per valutare la risposta adeguata”.
Date le minacce contro l’Italia, che sembra non essere in regola con le regole vigenti sulle concessioni balneari, il governo ha chiesto una modifica del contenuto del Decreto Milleproroghe, convertito in legge dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per cercare di salvare almeno parte delle concessioni demaniali.
La risposta dell’Ue
La Commissione europea ribadisce che “il diritto Ue sui servizi richiede che le norme nazionali assicurino la parità di trattamento degli operatori, senza alcun vantaggio diretto o indiretto per alcuno specifico operatore, promuovano l’innovazione e la concorrenza leale, prevedano un’equa remunerazione degli investimenti effettuati e tutelino dal rischio di monopolio delle risorse pubbliche a vantaggio dei consumatori e delle imprese”.
Inoltre, come approvato anche da Spagna e Portogallo, sulle concessioni balneari Bruxelles ritiene che le legislazioni nazionali di tutti gli Stati membri debbano promuovere la modernizzazione del settore. Il portavoce Ue spiega: “La trasparenza e la concorrenza leale darebbero certezza del diritto e stimolerebbero gli investimenti e l’innovazione sia per i concessionari esistenti che per i nuovi operatori nel settore chiave del turismo balneare”.
Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Federturismo Confindustria, chiede “un incontro al Presidente della Repubblica per chiarire anche alcuni passaggi”, date le affermazioni espresse da Mattarella di recente sulla questione.
